Piattaforma ecommerce o marketplace? Pro e contro

Categoria: Gestione strategica
Pubblicato il: 25-07-2018

Avere un canale di vendita online è ormai diventato fondamentale per qualunque attività commerciale. Tanto le piccole aziende quanto le grandi multinazionali sfruttano le possibilità offerte dal web per espandere i propri confini e far entrare in contatto con i propri prodotti una clientela potenzialmente illimitata.

La rete mette a disposizione dei merchant numerosissime soluzioni per il commercio, ognuna con le sue caratteristiche peculiari, che possono però essere raggruppate in due grandi categorie: le piattaforme di ecommerce e i marketplace.

 

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La differenza è molto semplice, le piattaforme di ecommerce sono dei siti che permettono alle aziende di crearsi autonomamente un canale attraverso cui vendere online i propri prodotti o servizi in maniera diretta, personalizzandolo e customizzandolo nei minimi dettagli; i marketplace sono invece dei siti di intermediazione commerciale, che mettono in contatto venditori e acquirenti permettendo ai primi di accedere al mercato via internet anche senza possedere un sito di ecommerce.

Una volta chiarite le differenze sostanziali è utile sottolineare che le due soluzioni non si escludono a vicenda, ma che possiedono entrambe, come ovvio, una serie di pro e di contro che è bene prendere in considerazione.

Marketplace - I PRO

Il primo aspetto positivo di vendere attraverso i marketplace riguarda naturalmente la visibilità. Lavorando come aggregatori di molti brand diversi, essi godono di ampio risalto sui motori di ricerca e si configurano dunque come straordinarie vetrine promozionali. Il grande nome (pensiamo ad esempio ad Amazon, Alibaba o eBay) contribuisce ad attrarre la clientela e a smussarne la diffidenza al momento di completare gli acquisti. Il marketplace genera una sorta di “effetto centro commerciale”, che con la sua immagine attira un altissimo numero di potenziali clienti.

Il secondo aspetto positivo concerne le questioni organizzative. Vendere attraverso marketplace significa risparmiarsi una serie di oneri che possono portare via tempo e risorse: ad esempio le attività promozionali e di marketing per il sito, oppure le attività gestionali come fatturazioni, spedizioni e resi. Tutte mansioni delle quali si prende carico il marketplace stesso.

Marketplace - I CONTRO

Il grande aspetto negativo di vendere sui marketplace è quello della concorrenza. In questi siti sono presenti, infatti, i prodotti di molte aziende simili tra loro, che determinano un livello di competitività interna alla piattaforma particolarmente elevato. Il rischio concreto, specialmente per una piccola o media impresa, è quello di ritrovarsi oscurato da brand più famosi e finire per essere solamente uno fra i tanti merchant che hanno deciso di affidarsi a quel portale. Per evitare di cadere nell’anonimato è importante selezionare al meglio le immagini e le descrizioni dei propri prodotti, con la consapevolezza però che le attività di cura e promozione del marchio potranno essere estremamente limitate.

Piattaforme di ecommerce - I PRO

Il primo grande vantaggio di possedere un sito di ecommerce è la possibilità di personalizzarlo e “cucirlo” sulla base delle proprie esigenze. Programmi come Magento, WooCommerce e PrestaShop consentono di mettere mano a moltissimi dettagli grafici e gestionali, garantendo una piena valorizzazione dell’immagine aziendale, al contrario di quanto avviene in un marketplace. Il sito di ecommerce si configura dunque non solo come un semplice portale di vendite, ma anche come un vero e proprio strumento di marketing digitale, utile a promuovere la brand image.

Il rapporto più diretto con la clientela, inoltre, renderà più semplice l’elaborazione delle strategie di business. Una piattaforma personale consente di raccogliere dati su chi vi accede, aiutando a comprendere meglio le esigenze degli acquirenti e dando la possibilità all’azienda di modellare l’offerta sulla base di questi feedback.

Piattaforme di ecommerce - I CONTRO

Il principale aspetto negativo, in questo caso, riguarda le risorse da investire. Non affidandosi alla “potenza” di un marketplace è fondamentale lavorare sodo per cominciare a vedere i primi frutti in termini di vendite. È necessario, ad esempio, destinare un budget per la promozione del sito e per lo sviluppo della SEO, magari rivolgendosi ad esperti del settore. Bisogna poi avere a disposizione qualcuno che sia in grado di garantire la cura e l’aggiornamento quotidiano del sito e, infine, prendersi carico delle questioni logistiche: tenuta del magazzino, trasporti, spedizioni, resi, e così via.

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